COMUNICATO STAMPA

23 marzo 2023


Presentato il Centro Studi Amadeo Peter Giannini a Roma


Giovedì 23 marzo, presso la sede di Unioncamere a Roma, è stato presentato il Centro Studi Amadeo
Peter Giannini.

Alla presenza del Sottosegretario alla cultura Senatrice Lucia Borgonzoni, all’Europarlamentare
Antonio Maria Rinaldi, all’Europarlamentare Marco Campomenosi, al Membro di Giunta della Camera
di Commercio di Genova Paolo Corsiglia, al Consigliere Regionale Giovanni Boitano, al giornalista
Davide Giacalone, all’editrice Laura Pacelli, a Paolo Masini Presidente del Mei e alla Presidente del
Centro Studi Amadeo Peter Giannini Cristina Bolla.

Il Centro Studi Amadeo Peter Giannini è nato in occasione del 150° anniversario della nascita del
banchiere di origini genovesi, i cui genitori emigrarono da Favale di Malvaro.

Amadeo Peter Giannini dedicò la vita a dare sostanza alle sue visioni del futuro operando oltre i limiti
imposti dalla logica del profitto, ambendo a soddisfare le esigenze dei più deboli. Realizzò sogni che
parvero utopie asserendo il principio che “un banchiere dovrebbe considerare se stesso un servo del
popolo e un servo della comunità”. Rivoluzionò il mondo bancario fondando la Bank of Italy, primo
esempio nella storia a prestare soldi alla classe operaia fino ad allora emarginata dalla finanza, e poi
creò la Bank of America che divenne la più importante banca del mondo. Fu al centro di numerose
innovazioni e finanziò anche la costruzione del Golden Gate Bridge di San Francisco. Ma fu anche il
principale artefice della nascita del cinema così come lo conosciamo ai giorni nostri, dandogli
l’impulso e l’energia produttiva che ne rivoluzionò il destino sino a renderlo la settima arte. Senza di
lui e la sua lungimiranza, ad esempio, Walt Disney non avrebbe mai potuto produrre alcun cartone
animato tra i quali “Bianca neve e i sette nani” e geni come Charlie Chaplin o Frank Capra non
avrebbero mai potuto esprimere compiutamente il loro talento lasciandoci capolavori assoluti. La sua
opera fu essenziale per creare il mondo hollywoodiano e del cinema.

Il Centro Studi Amadeo Peter Giannini punta a creare un ponte tra la Liguria e gli Stati Uniti, in
particolare con Los Angeles.

Dal punto di vista delle produzioni audiovisive e della messa in campo di azioni di marketing strategico
intende promuovere, anche a livello internazionale, il territorio italiano come destinazione
“cinematografica”, terra da fiction e da film e realizzare partnership con le nostre imprese del settore.
Sono stati attivati strumenti di formazione ed è stato istituito il “Premio Amadeo Peter Giannini” per
favorire le nuove generazioni. Sono stati creati gruppi di lavoro per studio, ricerca, sviluppo,
progettazione, internazionalizzazione e molto altro ancora per i molteplici settori dello sviluppo
economico.

La realizzazione di questo Centro Studi è una delle azioni sulle quali puntiamo per promuovere il
territorio nazione e l’ingegno creativo italiano. Rappresenta una grande opportunità di crescita anche
dal punto di vista della formazione nei diversi settori toccati dal filantropo Amadeo Peter Giannini.

Dice Cristina Bolla, Presidente di Genova Liguria Film Commission e del Centro Studi.
Gli scopi della Fondazione Amadeo Peter Giannini sono i seguenti:

a) Valorizzazione delle professioni dell’audiovisivo, dell’industria creativa e dello sviluppo

economico;

b) Promozione e marketing territoriale nell’ambito regionale, nazionale ed internazionale;

c) Realizzazione di un ponte culturale ed economico tra Italia, Europa, Stati Uniti d’America e
Americhe in generale;

d) Favorire la cooperazione internazionale e facilitare i rapporti tra i players.

Breve Biografia di Amadeo Peter Giannini

I suoi genitori erano immigrati italiani, provenienti da Favale di Malvaro, comune nell’entroterra di
Chiavari, in Liguria. Giannini aprì la Bank of Italy il 17 ottobre del 1904; i depositi il primo giorno
ammontarono a 8.780 dollari. La prima difficoltà da sormontare fu il terremoto di San

Francisco del 1906, ma proprio il terremoto aiutò Giannini a guadagnare il monopolio dei prestiti:
quando il terremoto e l’incendio distrussero in tre giorni 50.000 abitazioni private, oltre agli uffici, agli
alberghi ed agli edifici pubblici, Giannini, che faceva il banchiere da soli 4 anni e la cui clientela era
formata da umili artigiani e commercianti di origine italiana, che non trovavano credito in nessun’altra

banca, prese un tavolo, lo piazzò in mezzo alla folla dei sinistrati, ci mise sopra il cartello Banca d’Italia:
aperto ai clienti, ed incominciò ad offrire soldi per la ricostruzione.

Il terremoto di San Francisco gli offrì quindi l’occasione di estendere anche al di fuori della colonia
italiana la sua fiducia nel lavoro della gente semplice, nel dinamismo della vita economica americana e
nella funzione di stimolo della banca. Il suo coraggio fu premiato: gran parte della ricostruzione di San
Francisco fu finanziata attraverso i suoi sportelli. Dal 1916 aprì altre filiali: da San Francisco la sua attività
si allargò a poco a poco a tutta la California, specie sotto forma di finanziamento dei piccoli agricoltori,
in gran parte oriundi italiani. Successivamente, superati gli ostacoli anche legali che i concorrenti e le
autorità locali opponevano alla sua penetrazione, ottenne la fiducia dei grandi uomini di affari e si
espanse anche nel resto degli Stati Uniti.

Nel 1919 fondò la Banca d’America e d’Italia, succursale italiana della Bank of Italy. Nel 1927 cambiò
il nome della Bank of Italy in Bank of America: il banchiere degli umili era ormai diventato il banchiere
di tutti. Nel 1928 Giannini si avvicinò a Orra E. Monnette, presidente della Bank of America di Los
Angeles per la fusione dei due istituti finanziari. Riuscì a convincerlo e perciò si formò il primo grosso
gruppo bancario della California. Nel 1945 la Bank of America superò per entità di depositi la First
National City Bank e la Chase Manhattan Bank, le due più grosse banche di New York, e diventò la prima
banca del mondo, (ruolo ricoperto con alti e bassi e riconquistato nel giorno in cui Lehman Brothers
dichiarò bancarotta, il 15 settembre 2008, con l’acquisto di Merrill Lynch per cinquanta miliardi di
dollari). Sempre nel 1945 creò la Giannini Family Foundation con lo scopo di promuovere la ricerca
medica.

Nel periodo bellico Amadeo Giannini incaricò il figlio Mario di occuparsi degli italiani confinati nei campi
di concentramento e di adoperarsi al fine di evitare l’internamento di altri italoamericani. Subito dopo
la fine della guerra volle che la banca partecipasse in prima persona alla ricostruzione dell’Italia
accordandosi con Arthur Schlesinger, responsabile della gestione del Piano Marshall, per accelerare
l’invio degli aiuti; visitando l’Italia aiutò con dei prestiti l’industria automobilistica FIAT. Giannini e la sua
banca in California hanno aiutato inoltre in maniera determinante le industrie cinematografiche e del
vino a consolidarsi. Giannini finanziò i primi film di Walt Disney, Charlie Chaplin e Frank Capra, autori
con cui strinse un forte legame di amicizia.

 

Categories: comunicati stampaPublished On: Marzo 23rd, 2023

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